mercoledì 23 ottobre 2013

Senza ragione




Dio mio, quanto vorrei poter usufruire di un acido potentissimo in grado di liquefare dall'interno i bulbi oculari della dottoressa Graf.
Lei e i suoi capelli strambi. Lei e quell'aria robotica da so-tutto-io-te-non-vali-niente-inutile-pure-che-respiri-la-mia-aria. Lei e le sue teorie sul mondo.
Ora elencherò i motivi per i quali la odio:

- E' in gamba
- ha tredicimila master
- vive
- parla
- respira
- ha delle unghie più belle delle mie
- mi ha chiamata 'cagnolino di Haggerty'
- pronuncia male il cognome 'Haggerty'
- a lei la divisa di HP sta meglio che a me
- ha una teoria su tutto
- vive (già l'ho detto?)

E questo è quanto.
Ora.
Ho fatto una cosa che non dovevo fare. Ho fatto una cosa che mi ero ripromessa che non avrei più fatto quando all'asilo, a quattro anni e mezzo, ho spintonato nel bagno Jin Mi Lee (5 anni), perchè mi aveva detto che avevo gli occhi color cacca.
HO SPINTONATO LA DOTTORESSA GRAF.
Cioè ho proprio alzato le mani, fatto un passo in avanti, e tirato uno spintone verso il suo petto.
Non lo so che m'è successo. Davvero. Mi è entrato in corto circuito il cervello, una sinapsi deve aver reagito male alle sue ultime parole (non ricordo più nemmeno quali fossero, addirittura) e poi l'istinto ha avuto la meglio. L'istinto. Sì, ho pure un istinto. Coperto sotto tre strati di indumenti e sotto lenti troppo grandi, ma cacchio, MA IO SONO UNA BESTIA SE MI CI METTO, EH.
Mettete a letto i bambini, chiamate un'ambulanza preventivamente, sta passando Zoe Morrigan, che tira panini e tira pure spintoni.

...

Sono davvero nei guai. Sono qua, chiusa nel mio alloggio, ed ogni passo che sento in corridoio mi provoca tremori convulsi alle ginocchia, occhiate terrorizzate verso la porta, e pensieri di morte e distruzione intervallati solo da torture inenarrabili che riceverò dal Signor Capo alias BlackBourne.

Ho pensato già a come discolparmi:

Numero uno: 'La prego signor Blackbourne, mi perdoni! Io non volevo, è solo che soffro di una terribile fobia che mi costringe ad evitare le persone dai capelli rossi. E se non le evito, le spintono. Le porto una cartella clinica firmata e controfirmata da medici stimati, no, metta giù la pistola, cosa sta fac-..'

sbam.
(sbam è il rumore della pistola. Non so che rumore abbia, ma credo sia 'sbam'.)

Ho pensato già a come discolparmi anche con Haggerty, che sicuro una ramanzina me la deve fare, per questa storia, e figuriamoci se si perde l'occasione:

Numero due (la scena possibilmente da svolgersi davanti al mare, col vento tra i capelli, e il tramonto dietro di noi): 'Huck, tu non capisci. Lei stava gettando fango su di te, sul tuo lavoro di chimico, sulle tue abilità. Ti ha chiamato 'Mediocre', ha detto cose inenarrabili. Oh, Huck, no, posa il bottiglione d'acido, cosa stai facendo?  Cosa ne sarà del nostro bambino che porto in grembo? Cos-...no-...Hu-..io-..ti-...'

Swish.
(suono dell'acido che mi percorre la pelle.)


Ecco qua.
Non mi viene in mente altro. Tutto questo è terribile, come ho fatto a perdere le staffe a quel modo?
Come ho fatto, io, proprio io?
E anche oggi, come al solito, vorrei sprofondare sotto qualche metro di terra, rimanerci per una cinquantina d'anni, e tornare in superficie solo quando tutto questo verrà archiviato e dimenticato.

E comunque, cara Jin Mi Lee (sempre5anni) : sei pure mezza daltonica, oltre che stupida. I miei occhi sono neri, non color cacca. Ti odio e ti odierò per sempre. Amen.



Nessun commento:

Posta un commento